Tappa F

dal Rifugio Chivasso/Savoia al rifugio Benevolo dal Col Basei

Informazioni utili

Paese attraversato : Italie

Elevazione positiva +867 m

Elevazione negativa -1156 m

Durata 6 h

Distanza 12 km

Livello Difficile

Dettaglio del percorso

Sottofasi

Dal rifugio Chivasso/Savoia all’inizio della pietraia

3 h 35

2.90 km

+3000 m

-55 m

Sotto il rifugio Chivasso prima del rettilineo in piano del rifugio Savoia sulla sinistra dei segnavia indicano l’inizio il sentiero

Il sentiero prende quota tra i prati, e dopo pochi minuti si giunge ad una diramazione si prende il sentiero sulla sinistra che poco dopo attraversa il rio Rosset in direzione col Basei invece verso destra porta ad un alpeggio per poi proseguire per il Taou Blanc e Col Leynir.

Ancora un tratto pianeggiante e si è in vista del lago Leytà.
Qui un segnavia indica la deviazione a sinistra per il Col Basei. Si prende questo sentiero che più avanti svolta nettamente a sinistra superando un tratto ripido tra erba e terriccio dove per pochi metri è stretto e leggermente esposto.
Sopra un tratto attrezzato con corde fisse ed un paio di scalini in ferro porta su un pianoro e successivamente attraversa una pietraia.

Dalla pietraia al col Basei

1 h 15

2.10 km

+442 m

-43 m

Il sentiero continua su una zona detritica compiendo un semicerchio verso sud-ovest senza guadagnare quota e portandosi all’inizio di una zona rocciosa.
Qui numerosi ometti guidano tra rocce ed eventuali nevai residui fino al Col Basei 3175 m. In questo tratto il sentiero si perde un po’ nella pietraia, vari ometti indicano 2/3 possibilità. Giunti al Col Basei indicato con un grosso ometto, si consiglia di raggiungere con 20’ di cammino, la Punta Basei a sud.

Dal colle a Punta Basei

20min

600 km

+125 m

-5 m

Il sentiero continua su una zona detritica

Dopo un primo tratto stretto, il sentiero percorre l’ampia dorsale della cima ammirando a sinistra il ghiacciaio Basei, in assenza di neve non presenta problemi fin sotto le rocce sommitali.
Qui la traccia compie qualche svolta sul versante ovest, scavalca la cresta portandosi sotto l’ultimo salto roccioso, alto circa 15 m, che dunque si affronta dal versante est.
Le rocce hanno molti appoggi ma soprattutto sono facilitate da una corda fissa. Superata la paretina con passaggi di II, si giunge sulla cresta finale a poca distanza dalla vetta, la si percorre senza difficoltà si giunge in cima.

Dalla vetta il panorama è davvero suggestivo.

Discesa fino al rifugio Benevolo

2 h 30

6.40 km

+20 m

-1053 m

Dal grande ometto che caratterizza il colle si prosegue sull’ampia cresta per circa 100m e sulla sinistra un sentiero su pietraia compie alcune ripide svolte, si seguono gli ometti che puntano verso fondo valle fino a raggiungere una traccia di sentiero ben più visibile e che stando sulla morena porta fino ai prati erbosi sottostanti. Si supera una breve placca inclinata e un bel sentiero percorre tutta la piana passando per ameni pascoli ricchi di marmotte. Passando al di sopra di una gola generata dall’erosione delle acque glaciali si giunge proprio davanti al rifugio Benevolo.

Punti di interesse

  • Dalla vetta di Punta Basei il panorama a 360 gradi è davvero suggestivo a Nord sul Gran Combin ed il vicino Taou Blanc, a Nord-Est Dent d’Herens ,Cervino, Grivola e Rosa, ad Est Gran Paradiso, la Tresenta, Ciarforon, Becca di Montchair e Punta Foura fanno da splendida corona ai sottostanti laghi del Nivolet e di Ceresole Reale, a Sud-Est i Levanna , a Sud la Gran Ciamarella, l’Albaron ,la Grand Aiguille Rousse, a Sud-Ovest i vicini P.ta Bousson e P.ta Galisia , ad Ovest la Gran Motte e Gran Casse ,La Tsanteleina , la Grand e Petite Sassiere, a Nord-Ovest la Grand Traversiere ed il Monte Bianco
  • pochi metri sotto la vetta una particolare “finestra” di roccia
  • gola generata dall’erosione delle acque glaciali

Sicurezza

Prima dell’uscita, è importante:

  • informarsi (consigli di professionisti – istruttori, guide); scegliere un’attivita e un percorso adatto alla propria condizione fisica, alla priopria motivazione, e alla propria esperienza, tenere conto di chi vi accompagna; prendere nota del meteo della giornata e non esitare a rinunciare se le condizioni sono sfavorevoli.
  • Prepararsi : non andare mai da soli, controllare l’attrezzatura, prenotare il posto al rifugio, controllare l’assicurazione individuale.
  • Equipaggiamento : portare con sé cibo e acqua a sufficienza, vestiti adatti all’attività; una mappa.

Attrezzatura

  • Imbracatura
  • Corda
  • Moschetoni
  • Ramponi
  • Casco
  • Piccozza da ghiaccio
  • Lampada frontale